Gli anziani mangiano meno a causa delle modificazioni del corpo, come il rallentamento del metabolismo basale e la diminuzione della muscolatura scheletrica per la ridotta attività fisica.
- Sono necessarie meno calorie e un giusto apporto di nutrienti. Dai 50 anni in poi, ogni 10 anni le calorie diminuiscono del 10 per cento. Fondamentale è l’apporto di acqua, perché gli anziani sentono meno la sete e bevendo si preserva la funzionalità renale e si riduce il rischio di stipsi.
Il rischio di carenza di ferro si può prevenire aumentando il consumo di uova, carne rossa, petto di pollo, pesce, legumi e spinaci.
Fonte: La Nazione, 25/09/16