Per un motivo fondamentale: i filler permanenti sono a base di metacrilati, sostanze che pelle e tessuti non sono capaci di smaltire.
Per questo motivo, quando sono iniettate nella pelle, queste sostanze si comportano come corpi estranei dando luogo, in alcuni casi, a crisi di rigetto. Sulle zone trattate si formano così gonfiori, noduli pieni di pus e persino ulcerazioni che possono durare mesi o anni, lasciando spesso cicatrici.
- Tutt’altra cosa sono, invece, i filler riassorbibili, per quali si utilizzano materiali che il corpo è in grado di digerire e di eliminare.
I più usati sono quelli a base di acido ialuronico che, se impiegato nella sua formulazione naturale, dà intolleranze solo in rarissimi casi, poiché è assorbito piuttosto rapidamente dagli enzimi presenti nella pelle.
Fonte: una risposta del dermatologo Antonino Di Pietro, su Di Più, 5/12/16