Lo scopo della meditazione è sperimentare i livelli più profondi del processo del pensiero, fino ad arrivare alla loro sorgente, che è pura coscienza.
Si tratta della condizione in cui la mente è quieta, vigile, ma non pensa: l’attenzione è rivolta verso l’interno, e non c’è nessun tipo di attività, ma solo silenzio.
Questa esperienza di riposo profondo, spiegano i ricercatori che hanno fatto studi elettroencefalografici, è ciò di cui il nostro sistema nervoso ha bisogno per creare integrazione cerebrale, per permettere cioè alle aree che compongono il cervello di comunicare tra loro e di funzionare al meglio.
Numerose indagini hanno evidenziato come dopo pochi mesi di meditazione c’è una maggiore coerenza delle onde alfa del cervello (sono quelle che si attivano quando ci si rilassa a occhi chiusi, come prima di addormentarsi).
La coerenza indica quante onde sono presenti nelle aree del cervello e quanto siano sincrone e parallele fra loro.
Con la meditazione aumentano insieme l’intensità e la coerenza delle onde alfa in tutte le zone cerebrali, come se formassero un’unica onda lunga.
Ciò proverebbe che le aree si mettono in comunicazione tra loro lavorando al meglio.
Fonte: Benessere