Come ridurre il rischio di frattura all’anca!

Come ridurre il rischio di frattura all’anca!

Come ridurre il rischio di frattura all’anca!

Caffè, tè e proteine: alimenti e nutrienti che possono ridurre il rischio di frattura all’anca

Le fratture all’anca rappresentano un problema sanitario sempre più diffuso tra gli anziani. Stime mondiali parlano di 1,6 milioni di casi ogni anno, con tassi tendenzialmente in aumento a causa del crescente invecchiamento della popolazione.

Benché si ritenga comunemente che aspetti specifici dell’alimentazione possano influenzare il rischio di queste fratture, non vi è ad oggi consenso su quali interventi nutrizionali possano essere effettivamente protettivi al proposito.

In questo studio la dieta, lo stile di vita e i valori antropometrici sono state valutate in una coorte di oltre 26.000 donne, di età compresa tra 35 e 69 anni, afferenti a uno studio prospettico, il Women’s Cohort Study britannico.

Al termine di un follow-up medio di oltre 22 anni, e previo aggiustamento per il ruolo di possibili fattori confondenti, ogni tazza (260 ml) in più di tè e caffè consumata quotidianamente è risultata associata in modo inverso al rischio di fratture, probabilmente grazie alla ricchezza di queste bevande in polifenoli (in particolare catechine) capaci di migliorare l’attività osteoblastica (e quindi la formazione di matrice ossea) e di inibire invece quella osteoclastica (e quindi il riassorbimento della matrice ossea).

L’effetto protettivo si osservava tuttavia solamente tra le donne in sottopeso, mentre era assente tra le donne normopeso o in eccesso ponderale. Anche un aumento dell’apporto di proteine (25 g/die) si associava a una riduzione del rischio di fratture d’anca tra le donne sottopeso fino al 45%.

  • Dall’analisi dei dati non è invece emersa una chiara evidenza di associazione tra rischio di fratture dell’anca e livelli di assunzione con la dieta di calcio e vitamina D o di consumo di alimenti di origine animale, tra cui carne, pesce, uova e latticini.

Solo tra le donne con un basso BMI il consumo giornaliero di 240 ml di latte e l’assunzione di 300 mg/die di calcio si sono dimostrati protettivi, confermandone l’importanza per la salute dello scheletro.

Complessivamente, i risultati di questo studio indicano che tra le donne in sottopeso (notoriamente a maggior rischio di osteoporosi, e quindi di fratture), un buon apporto di proteine e un adeguato consumo di tè e caffè, ma anche di latte e di calcio, può essere protettivo nei confronti delle fratture all’anca.

Una ricerca di Webster J, Greenwood DC, Cade JE. Clin Nutr. 2022; 2022.11.08.

Fonte: notizia estratta da Nutrition Foundation of Italya questo link trovi l’articolo originale anche in inglese.
Fonte immagine: File:X-ray of hips with a hemiarthroplasty.jpg – Wikimedia Commons

 

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