Si sa che è responsabile del controllo del movimento; regola la postura, il tono muscolare e l’equilibrio, coordina i movimenti muscolari volontari e involontari.
- La specializzazione del cervelletto avrebbe avuto però un ruolo più importante nell’evoluzione rispetto a quanto riconosciuto fino a oggi.
Uno studio britannico, pubblicato sulla rivista Current Biology, rivela infatti che dalla prima grande scimmia antropomorfa, vissuta 25 milioni di anni fa, e arrivando all’uomo, il cervelletto è aumentato di dimensioni più di quanto abbia fatto la neocorteccia, la regione cerebrale ritenuta tipica dell’essere umano perché sede delle funzioni di apprendimento, linguaggio e memoria.
- Nei primati, un ruolo così centrale del cervelletto potrebbe essere stato il frutto della necessità di spostarsi da un ramo all’altro; una capacità sviluppatasi a tal punto da stimolare a sua volta la comparsa di altre abilità tecniche, come la costruzione di utensili e lo sviluppo dei piccoli movimenti delle dita.
Nel corso dell’evoluzione umana, quindi, l’intelligenza tecnica sembra essere stata almeno altrettanto importante di quella sociale.
Fonte: tratto da Focus, febbraio 2015