Infezioni, come evitarle…

Germi e batteri specialmente d’estate sono in agguato.
Dalla pulizia della persone agli alimenti che mangiamo gli accorgimenti da osservare.

In estate siamo tutti più contenti. Il sole mette di buon umore e la voglia di vacanze pure.

Attenzione all’igiene, però: qualche precauzione in più non fa male.

Sole, caldo, umido e afa sono un mix atomico per la proliferazione di germi ed in particolare funghi e batteri.

Nei luoghi affollati tipo piscine, spiagge, baite, discoteche, bar e ritrovi per happy hour si crea un passaggio enorme di persone e di promiscuità igienica.

In questi ambienti la condivisione dei servizi igienici è ad alto rischio di contrarre infezioni.

Del resto, la necessità di dissetarsi maggiormente aumenta per forza di cose l’esigenza di andare in bagno e il caldo eccessivo porta ad infilarsi sotto la prima doccia che compare all’orizzonte.

La sacrosanta raccomandazione delle mamme di non sedersi sui water dei bagni pubblici non è sufficiente. Le infezioni si possono contrarre tramite maniglie, rubinetti e miscelatori di docce. Anche l’abbigliamento estivo e certi comportamenti possono contribuire.

L’intimo sintetico e colorato aumenta l’umidità locale genitale favorendo irritazioni e disconfort.

Sabbia, acqua di mare, costume umido, sedersi sul bordo piscina o sulle panche di spogliatoi e le camminate in montagna sotto il sole possono procurare fastidi ed irritare parti delicate come ascelle, inguine e zone intime.

Il caldo estivo favorisce poi la replicazione dei germi anche nel cibo.

Si consumano più alimenti crudi: dal carpaccio di carne o pesce, alle insalatone fino alla frutta che andrebbe sbucciata personalmente.

Occhio alle ciotole di noccioline e salatini per l’aperitivo: sono toccate da molte persone.

All’estero, in particolare nei paesi con scarsi condizioni igieniche, il rischio più comune sono le infezioni alimentari, dai cubetti di ghiaccio nelle bevande a frutta e verdura lavate con acqua non potabile.

Per non incappare poi nel più comune dei disturbi, alias diarrea del viaggiatore, bisogna fare attenzione anche all’igiene personale oltre a quello che si mangia e beve.

L’igiene non è solo pulizia. È in primi un insieme di attenzioni e prevenzione di comportamenti a rischio.

Fonte: La Nazione, 27 giugno 2015

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