Evviva il peperoncino: il suo consumo regolare riduce il rischio di infarti e ictus facendo calare la mortalità del 13%. Lo dimostra un ampio studio condotto dall’Università del Vermont, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.
Il peperoncino è sempre stato molto apprezzato fin dall’antichità, non soltanto per il suo sapore piccante, ma anche per le sue proprietà benefiche.
Ma c’è di più: potrebbe avere proprietà antimicrobiche capaci di influenzare indirettamente anche la flora batterica intestinale.
«Sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo con cui il peperoncino riduce la mortalità», sottolineano gli autori dello studio, «pensiamo che questo effetto benefico possa essere in parte dovuto ai cosiddetti canali TRP delle cellule, ovvero i recettori principali a cui si legano le sostanze piccanti come la capsaicina, che è il principio attivo del peperoncino».
Fonte: Ok Salute e Benessere, marzo 2017
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