Questa proteina, che contribuisce al funzionamento dei neuroni del cervello, nei mutati di Alzheimer si accumula in maniera anomala nei cosiddetti ammassi neuro fibrillari, grovigli che danneggiano le cellule cerebrali.
Lo studio, condotto su topi e scimmie, ha messo a punto una molecola capace di ridurre i livelli della proteina Tau, prevenendo e, in alcuni casi, invertendo il danno neurologico.
Fonte: Più Sani Più Belli, marzo 2017
Con l'arrivo delle belle giornate e le prime passeggiate all'aria aperta, per molti inizia un…
Tortine con meringhe alle ciliegie Scopri le proprietà delle ciliegie Ingredienti per 4…
Alla scoperta della Ciliegia... Ciliegie: buone, ricche di antiossidanti, vitamine e minerali. Dalle proprietà…
Serotonina: carezze e coccole... La serotonina è un neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire…
Che cosa è il microbotox? Mesobotox e microbotox, sono la stessa cosa? (video) Mesobotox…
Riso con gamberetti e carciofi al curry Un risotto particolare, con un tocco di…