L’osservazione fino al 2014 di queste popolazioni (composte per un terzo da vegetariani o vegani e per tre quarti da donne) ha permesso di delineare un quadro piuttosto preciso nel tempo della situazione nutrizionale dei vegetariani, dei vegani e dei consumatori abituali di carne in Gran Bretagna e dell’associazione con malattie e mortalità.
In sintesi, ecco i dati:
Questi risultati restano identici, anche dopo gli opportuni aggiustamenti statistici in considerazione del peso (BMI), del genere, dell’abitudine al fumo (quest’ultima comunque scarsamente diffusa in tutti i gruppi considerati).
I dati sono risultati sovrapponibili anche confrontando la mortalità prima dei 75 anni e a 90 anni.
Questi risultati, riferibili a una popolazione britannica, suggeriscono che tra gruppi omogenei di vegetariani e di non-vegetariani, (includendo persone che consumano pesce, ma non carne e i consumatori di carne 5 volte alla settimana in media) la mortalità per tutte le cause risulta praticamente comparabile. Diversa la situazione per quanto riguarda le cause di morte: un tema che, suggeriscono gli Autori, merita ulteriori approfondimenti.
Un articolo di: Appleby PN, Crowe FL, Bradbury KE, Travis RC, Key T. Am J Clin Nutr. 2016 – tratto dal sito Nutrition Foundation – a questo link trovi l’articolo originale anche in lingua inglese.
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