Un’ulteriore conferma arriva da un recente studio dei ricercatori dell’Università della East Anglia, nel Regno Unito, in collaborazione con quelli della Harvard University negli Stati Uniti, che hanno cercato una prova della capacità protettiva del sistema cardiovascolare nei mirtilli.
Il loro scopo era capire se consumare regolarmente questi frutti potesse incidere sulla salute di chi vive con la sindrome metabolica.
Questa duplice azione abbassa il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari tra il 12 e il 15%.
I benefici sono dovuti principalmente alla presenza degli antociani, composti antiossidanti responsabili della colorazione dei mirtilli che, tra l’altro, hanno anche un ruolo positivo sulla flora batterica e favoriscono il metabolismo.
Fonte: Ok Salute e Benessere, luglio/agosto 2019
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