Se le zanzare tigre andrebbero eliminate, perché potenziali vettori di virus, le api, invece, sono da salvare.
Secondo uno studio dell’Università inglese del Sussex, effettuato sulle ofridi (un particolare tipo di orchidea), primavere diventate ormai troppo calde fanno svegliare dal letargo le api femmine sempre più in anticipo e il periodo in cui la loro capacità di volare è massima non coincide più con la fioritura, ma avviene una settimana prima. Così l’impollinazione risulta più debole e meno diffusa.
Intanto a proteggere le api ci ha pensato l’Ue, che ha appena decretato uno stop contro tre pesticidi agricoli della classe dei neonicotinoidi (prodotti di sintesi derivanti dalla nicotina). Imidacloprid, clothianidin e tiamethoxam potranno essere usati solo in serra, non più all’aperto, perché fortemente tossici per insetti e invertebrati.
Fonte: estratti da un bell’articolo di Adriano Lovera, su Starbene giugno 2018
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