La composizione del liquido lacrimale è abbastanza complessa. Oltre alla componente acquosa, sono presenti molte altre sostanze: lipidi, che si dispongono nella parte esterna del liquido lacrimale e impediscono l’evaporazione dell’acqua; proteine; sali minerali e altre sostanze ad azione protettiva.
Quando la produzione di lacrime diventa insufficiente, compaiono i sintomi dell’occhio secco: sensibilità alla luce, sensazione di avere sabbia negli occhi, bruciore, prurito, stanchezza, dolore. In casi più severi può manifestarsi offuscamento della visione, arrossamento, intolleranza alle lenti a contatto e lesioni corneali.
Il disturbo è più frequente nelle persone anziane ed è spesso legato a fattori ambientali;
può, inoltre, comparire dopo interventi chirurgici o traumi all’occhio, in corso di malattia da raffreddamento o in seguito all’assunzione di certi farmaci.
Fonte: estratto da un bel servizio di Giulio Serri su Ok Salute e Benessere, ottobre 2017 – con la consulenza del prof. Andrea Cusumano, docente di Oftalmologia all’Università Tor Vergata di Roma
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