Tendenze moda: il rosso è il nuovo nero!

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Il colore preferito di questa stagione piace perché dona energia ed è sinonimo di sicurezza.

Perfino l’algido Armani ha ceduto al suo fascino: il rosso ha conquistato, una volta di più, le passerelle dell’autunno-inverno 2017-2018.

Non che sia una novità, perché la tinta della passione e dell’energia non ha mai abbandonato i guardaroba. Ora però sembra essere sulla buona strada per sostituire il passe-partout per antonomasia, il nero.

  • «La forza, il vigore, la spinta verso l’esterno: è questo il significato del rosso», osserva Sara Cicolani, esperta di cromo-terapia. «Tira fuori il leone che è in te, e quindi non meraviglia che sia scelto dalle donne decise e sicure, che non temono di mostrarsi».

SCEGLI LA TUA NUANCE

Non tutti i rossi, però, sono uguali. «E non tutte le nuance stanno bene a tutte», dice Alessio Giovannelli, look maker. «Gli elementi da tenere presenti sono soprattutto due: la carnagione e il colore dei capelli. In linea generale, c’è solo un punto di rosso che può essere considerato abbastanza classico e donante da essere adatto a 360 gradi: il rosso china o lacca. Esalta la pelle luminosa, non penalizza quella imperfetta, aiuta persino a migliorare un sorriso non bianchissimo».

Diverso il discorso per le altre sfumature.

  • «Se hai i capelli color miele, sei una castana chiara e hai ancora la pelle ambrata dall’estate, ti puoi permettere un rosso con una punta di arancio», continua Alessio Giovannelli. «Passa invece ai rossi carminio, che tendono al viola, se hai carnagione chiara e capelli biondi ma “freddi”, platino: un abito di questo colore ti renderà ancora più elegante».

E per chi invece ha tinte decisamente mediterranee?

  • «In linea generale, ricorda che più la pelle è scura, più il rosso deve essere intenso: niente nuance “sbiadite”, ma decise, cariche. Evitando però l’eccesso: un total look scarlatto è difficile da portare, mentre una blusa o una giacca, abbinate a pantaloni o gonne più sobri, sono la soluzione perfetta».

 

Fonte: un articolo di Chiara Libero su Starbene, 5/09/17




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