Alzheimer

Alzheimer, che novità? In studio una molecola capace di bloccarne i danni!

La proteina Tau è al centro di una ricerca condotta dalla Washington University School of Medicine di St. Louis. Questa proteina, che contribuisce al funzionamento dei neuroni del cervello, nei mutati di Alzheimer si accumula in maniera anomala nei cosiddetti ammassi neuro fibrillari, grovigli che danneggiano le cellule cerebrali. Lo studio, condotto su topi e

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Scoperta l’origine dell’Alzheimer: risiede nell’area del cervello che regola l’umore!

Si tratta di una scoperta italiana, pubblicata su Nature Communications, che potrebbe rivoluzionare l’approccio a quella che molti considerano la malattia del secolo. L’origine del morbo di Alzheimer non è da ricercare nella degenerazione delle cellule dell’ippocampo, l’area del cervello associata alla memoria, come finora si riteneva, ma nella morte dei neuroni nell’area collegata anche

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Cervello: i segnali del decadimento. Ecco come si manifestano!

Cervello: i segnali del decadimento. Ecco come si manifestano!

  I fattori di rischio per una diagnosi del decadimento cerebrale sono diversi. Nell’Alzheimer la presenza di familiari affetti dalla malattia è il più evidente. Nelle demenze vascolari, le cause che favoriscono la compromissione del circolo cerebrale, quali l’ipertensione e le alterazioni metaboliche. In molte altre malattie del cervello il rischio è correlato all’evoluzione del

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