Spinning su due ruote per drenare…

 

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Per quanto abbia un aspetto simile a quello delle cyclette che si usano nelle palestre, per molti versi la bicicletta da spinning è paragonabile più ai modelli usati dai ciclisti.

Con essa, infatti, è molto meno agevole pedalare e ci sono maggiori possibilità di regolazione dello sforzo richiesto dalla pedalata; ovviamente, non ha le ruote e quindi non ci si sposta.

In genere, i corsi sono di gruppo, ognuno dei quali è costituito da 10-20 persone; le lezioni si svolgono a ritmo di musica, a cui si deve adattare la velocità della pedalata.

  • Lo spinning è un’attività perfetta per chi vuole tonificare il fondoschiena, invece, è meno indicato per chi ha l’obiettivo di asciugarlo.

Durante la lezione ci sono spesso cambi di ritmo, in cui si passa da una velocità all’altra, modificando anche il livello di sforzo; questo tipo di allenamento migliora la funzionalità del cuore e dei polmoni e la ritenzione idrica, perché aiuta a espellere molti liquidi.

Oltre che dei glutei, lo spinning aumenta la tonicità delle gambe, sciogliendo le articolazioni di caviglie, ginocchia e anche.

Chi pratica questa attività dovrebbe allenarsi non più di due volte alla settimana; se proprio non si può fare a meno della palestra, negli altri giorni vanno scelte discipline diverse.

Una lezione, molto intensa, dura in media 55 minuti; dopo sei settimane di corso iniziano a vedersi glutei più tonici e maggiormente definiti.

  • Per le posture che si tengono sulla bike, chi ha problemi alla schiena, così come alle ginocchia e alle caviglie (in particolare ai legamenti), deve stare attenta nella pratica e non esagerare.


Tratto da un bell’articolo di Roberto De Filippis – Fonte: Viversani & Belli, 19 ottobre 2012

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