Sostegno alle famiglie: affrontare la guerra contro il cancro al seno!

Chi assiste una persona cara malata ha bisogno a sua volta di aiuto. Tanto che nella legge di bilancio per il 2018 il Governo ha previsto un fondo di 60 milioni in tre anni da destinare ai cosiddetti caregiver. Sono quelle persone che ogni giorno, silenziosamente, svolgono un lavoro di assistenza fondamentale ai malati gravi, a volte supplendo alle mancanze del servizio pubblico.

Tra questi malati c’è chi combatte contro il cancro. E così in particolare le associazioni delle donne vittime di un tumore del seno metastatico sono oggi in prima linea per sottolineare l’urgenza di un aiuto. Il cancro del seno colpisce ogni anno 50mila donne, e le donne, nella nostra società, sono il fulcro della famiglia che entra inevitabilmente in crisi.

Cosa vuol dire stare accanto a chi deve fare i conti costantemente con le chemioterapie e gli esami per tenere sotto controllo l’andamento della malattia? La risposta arriva da un’indagine Gfk realizzata con Salute Donna: si evince che il peso psicologico di questa condizione è maggiore per i familiari rispetto alle malate. E le richieste di aiuto sono esplicite: come preservare un buon equilibrio nella propria vita (84%), come dare spazio alle proprie sofferenze e difficoltà (80 %), come comportarsi e instaurare un dialogo nuovo (77%).

L’indagine fa parte della campagna “È tempo di vita” (www.tempodivita.it) ed è promossa da Novartis, con il supporto psicologico di Sipo, la Società Italiana di Psiconcologia.

Fonte: Dimensione Benessere, gennaio 2018

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