Di certo tra i cosmetici più antichi e diffusi, l’olio di oliva era impiegato già dagli Egizi. Una testimonianza arriva dalle tombe di Saqqara, dove sono state ritrovate rappresentazioni di massaggi eseguiti con questo prodotto.
Nel papiro Ebers, di contenuto medico e scientifico, c’è addirittura una ricetta antirughe a base di olio d’oliva, che veniva utilizzata anche da Cleopatra per preparare maschere di bellezza, da cospargere sui capelli o sul viso.
Nell’Odissea Circe «lava e unge di licor d’oliva» Ulisse per fargli «di vigor nuovo rifiorir le membra».
- Nelle loro lunghe sedute alle terme, gli antichi romani non rinunciavano mai a un’ampolla di olio per detergere il corpo con un «bagno di giovinezza».
- Ottimo per i massaggi, veniva consigliato anche per conservare i denti bianchi o evitare la caduta dei capelli, per rimarginare le ferite e trattare le ustioni.
Ed è ancora dall’olio di oliva – fatto bollire con la liscivia, con un tocco finale di olio di alloro per profumare – che si ricava un altro dei cosmetici più vetusti: il sapone. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono addirittura all’antica Mesopotamia: negli scavi di Babilonia sono stati ritrovati cilindri di argilla contenenti un materiale simile al sapone, datati attorno al 2800 a.C. e con l’incisione della ricetta.
- Non a caso, l’antenato di tutti i saponi del mondo – ancora oggi molto apprezzato – è quello di Aleppo, che prende il nome dall’omonima città siriana.
Fonte: Ok Salute e Benessere, novembre 2015