Nutrition Foundation: Il consumo regolare di pasta si associa al controllo del peso, della circonferenza del girovita e del rapporto girovita-fianchi!

Piatto di pastaIn questa ricerca sono state valutate due popolazioni italiane: quella dello studio Moli-sani, che ha reclutato 14.402 abitanti del Molise (uomini e donne) di età superiore a 35 anni e quella dello studio INHES (Italian Nutrition &HEalth Survey), che ha seguito 8.964 italiani residenti in tutto il territorio nazionale, focalizzando l’attenzione sul rapporto tra il consumo di pasta, alimento della tradizione mediterranea, e alcuni parametri antropometrici correlati alla salute cardiometabolica: il peso, la circonferenza del girovita e il rapporto girovita-fianchi.

In media, il consumo di pasta è risultato di 57-59 g/die per le donne dello studio Moli-sani e di 75-78 g/die per gli uomini. Nella popolazione INHES, le donne consumavano 49-56 g/die di pasta e gli uomini 62-65 g/die.

Dall’analisi delle correlazioni tra il consumo di pasta e i parametri antropometrici rilevati è emerso che, in entrambe le popolazioni, il consumo di pasta è associato in modo negativo con gli indicatori di obesità addominale (girovita) e di obesità generale (rapporto tra girovita e fianchi) dopo gli opportuni aggiustamenti statistici.

  • Gli Autori sottolineano che la pasta all’italiana permette inoltre di apportare alla dieta anche altri elementi fondamentali dell’alimentazione mediterranea: come il pomodoro (a crudo o come salsa), l’aglio e la cipolla, l’olio extravergine di oliva, il formaggio stagionato (grana, parmigiano, pecorino).

In conclusione, in entrambi questi gruppi di popolazione adulta, sia di estrazione regionale, o rappresentativo della popolazione italiana generale, emerge come un consumo moderato e costante di pasta, condita secondo la tradizione mediterranea, contrariamente a quanto spesso si ritiene, si associ ad un miglioramento del peso corporeo e degli indicatori di obesità addominale.

Una ricerca di: Pounis G, Di Castelnuovo A, Costanzo S et al. on behalf of the Moli-sani and INHES investigators Nutr Diabetes. 2016 Jul 4;6(7):e218. doi: 10.1038/nutd.2016.20.

Fonte: Nutrition Foundation of Italy – a questo link trovi la ricerca in originale, anche in inglese.

 

 

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