Le ricerche presentate hanno evidenziato gli effetti positivi della caffeina sull’umore e sull’attenzione.
Dosi basse o moderate di caffeina (corrispondenti a 2-5 tazzine di caffè al giorno) migliorerebbero la sensazione dì piacere legata a uno stimolo olfattivo, riducendo l’ansia. Un’assunzione di 75 mg di caffeina (una tazzina di caffè) ogni 4 ore, porterebbe a un costante miglioramento dell’umore nel corso della giornata.
- Una singola dose di 60 mg di caffeina produrrebbe un miglioramento evidente sull’attenzione e sulla prontezza e sull’umore. Inoltre, il consumo di 100 mg di caffeina diminuirebbe significativamente apatia e stanchezza e aumenterebbe il vigore.
Gli effetti positivi sull’umore e sulle performance cognitive si riscontrano anche con dosi moderate di caffeina (200 mg) in combinazione con una bassa assunzione di carboidrati (50 mg). Persino il caffè decaffeinato influenzerebbe positivamente l’umore e la capacità cognitiva.
Questi dati non devono indurre però a pensare che più caffè si beve e meglio è. Non si deve credere che il caffè sia il rimedio a tutti i dispiaceri o a un “umore nero”. Semplicemente, bisogna usare buon senso e attenersi alle dosi consigliate da tutti gli esperti, ovvero al massimo 5 tazzine ai giorno.
Fonte: un articolo del dottor Andrea Poli, Presidente Nutrition Foundation of Italy, tratto da Più Sani Più Belli, luglio 2017