L’alimentazione vegana? Può essere seguita da chiunque: bambini, adulti e anziani.
A confermarcelo è la Dottoressa Serenella Cavinato, laureata in Scienze Biologiche con specializzazione in Neurobiologia presso l’Università di Pavia nel 2014 e nello stesso anno ha conseguito il Master di Specializzazione in Nutrizione Umana e Alimentazione a Milano.
- Socia della Società Scientifica in Nutrizione Vegetariana, fa parte della Rete Famiglie Veg (latto-ovo-vegetariano e vegano).
- Ha seguito la sua passione approfondendo il tema della nutrizione vegetariana e vegana rivolta a pazienti in salute e con determinate patologie tra cui i tumori.
La redazione di Bellezza & Benessere l’ha incontrata “virtualmente” e le ha chiesto un parere sull’alimentazione vegana. Ma si sa, le domande sono come le ciliegie… una tira l’altra!
Leggi tutta la sua bella intervista…
D. Da dove nasce la sua passione per la nutrizione, e ci dice di cosa si occupa nello specifico?
R. Sono sempre stata attratta dall’esplorare le relazioni tra uomo, cibo, ambiente e cultura. Sono cresciuta in una famiglia in cui si da molta importanza al cibo sano e in cui si segue la stagionalità grazie anche alla gestione di un orto familiare. Gli studi di biologia e neurobiologia mi hanno portata a conoscere l’uomo e le sue patologie più comuni.
- Mi è sempre interessato capire come una certa malattia potesse originare e con lo studio in nutrizione voglio poter aiutare chi è colpito da questa condizione con uno dei più potenti mezzi che abbiamo a disposizione:
il cibo.
Fin dall’inizio ho deciso di seguire pazienti con patologie oncologiche proponendo loro una alimentazione di tipo vegetale, basata sui più recenti studi scientifici. Ma non solo, mi occupo anche di persone che soffrono delle più comuni patologie tra cui diabete, reflusso, ipertensione, colon irritabile, ipercolesterolemia, sovrappeso e obesità.
Faccio parte anche della Rete Famiglie Veg e seguo donne in gravidanza, allattamento e svezzamenti tradizionali, vegetariani e vegani.
D. Qual è la parte del suo lavoro che le piace esercitare maggiormente?
R. Amo ogni aspetto del mio lavoro ma sicuramente il momento più gratificante è il primo incontro con il paziente. Il colloquio diretto mi permette di conoscere le motivazioni che spingono la persona a rivolgersi a me.
- Non sono importanti solo gli aspetti legati esclusivamente alle abitudini alimentari ma anche le condizioni ambientali, psicologiche e lo stile di vita che hanno creato la condizione in cui si trova il soggetto.
La conoscenza del paziente e lo scambio di informazioni permette anche a me di maturare una sempre maggiore professionalità in un ambito nel quale anche gli aspetti psicologici ed ambientali sono determinanti nel perseguire gli obiettivi di miglioramento della salute umana. Questo approccio diventa tanto più importante nelle successive visite di controllo.
D. I bambini, si sa, non amano molto le verdure. Qualche consiglio per farle mangiare con più voglia?
R. L’alimentazione è innanzi tutto cultura. Il buon esempio è il punto di partenza: se i genitori o i famigliari mangiano in modo variato, sano e vivono in serenità il momento del pasto anche il bambino imparerà a fare lo stesso.
Un’idea è quella di insegnare al bambino a giocare con le verdure, proponendole in modo simpatico e creando figure simboliche colorate nel piatto.
Ad esempio si può creare un sole con una rondella di patata e listarelle di carota, si può creare un prato fiorito con i fagiolini che raffigurano i gambi dei fiori e ceci e le listarelle di carote per creare le corolle.
- I colori hanno la loro importanza ed è bene abbinare le verdure di diverso colore variandole nell’arco della settimana.
Ritengo che i bambini debbano avere la possibilità di conoscere e riconoscere le piante e gli ortaggi che poi troveranno nel piatto per poterle gustare. A sostegno di questo è necessario programmare visite alle fattorie didattiche, orti e giardini.
In ogni scuola dovrebbe esserci un giardino o un orto per poter coltivare e conoscere le piante e i fiori svolgendo cosi una didattica più avanzata e diffondendo una cultura indispensabile per apprezzare i prodotti della natura.
D. Lei è specializzata in alimentazione vegana: bisogna essere vegani in ogni caso e ad ogni età?
R. Il modello dell’alimentazione vegana si sta diffondendo sempre di più per diverse ragioni, non ultima la crescente consapevolezza dello squilibrio provocato dalle coltivazioni intensive i cui prodotti sono destinati in prevalenza agli allevamenti e alla produzione di biocarburanti.
- Sicuramente nell’adottare una dieta vegana ciascuna persona fa un determinato percorso di scelta alimentare, motivato sia da ragioni etiche che di salvaguardia della propria salute.
Può essere seguita da chiunque, bambini, adulti e anziani.
È però necessario essere seguiti da professionisti in modo da creare diete bilanciate ed equilibrate per evitare carenze nutrizionali.
Specialmente i bambini, che “non sono piccoli adulti”, hanno determinate richieste nutrizionali diverse da quelle di una persona che ha già raggiunto il completo sviluppo.
D. L’aloe vera, è veramente quella super pianta medicamentosa di cui tutti parlano?
R. È una pianta dall’importanza terapeutica notevole.
- È opportuno sottolineare che, se si vuole assumere per esigenze terapeutiche, è bene sempre affidarsi al consiglio di professionisti considerato che in commercio si trovano diversi prodotti con ingredienti aggiuntivi differenti.
D. Quali sono i cinque cibi più importanti per la Dottoressa Serenella Cavinato?
R. Sono i cibi che non faccio mai mancare in tavola:
verdura e frutta di stagione;
una varietà di legumi che scelgo tra fagioli, ceci, piselli, fave, lenticchie, soia, cicerchie;
i cereali integrali, variando oltre al frumento anche con avena, quinoa, miglio, riso, farro, orzo;
la frutta secca e i semi oleosi tra cui noci, mandorle, semi di lino e canapa;
l’olio extravergine di oliva.
Per ogni categoria io amo molto variare in modo da assaporare ogni giorno gusti diversi e vedere nel piatto colori e consistenze nuove.
D. In chiusura di questa bella e lunga intervista, a cosa sta lavorando in questo periodo?
R. Sto maturando l’idea di creare un centro multidisciplinare olistico con diverse altre figure professionali tra cui lo psicoterapeuta, il medico, il naturopata, l’osteopata e il fisioterapista ma non solo.
- Colgo questa occasione per entrare in contatto con chi sta lavorando ad idee progettuali simili alla mia.
Nel frattempo continuo le mie collaborazioni con altri professionisti cosi come con la rivista di cucina vegana We Veg (con cui collaboro dal 2016) e le partecipazioni ai convegni e corsi rivolti principalmente ai cittadini interessati ad approfondire le tematiche della salute alimentare.
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Hai appena letto l’intervista alla Dottoressa Serenella Cavinato.
Su richiesta, e in collaborazione con una cuoca, la Dottoressa elabora menù settimanali personalizzati alla dieta e abbinati a ricette. Organizza incontri presso i negozi di alimentari finalizzati ad un acquisto consapevole. Tiene corsi e convegni e collabora con medici di base, oncologi, odontoiatri, psicologi, fisioterapisti, naturopati e cuochi.
Per contattarla:
- Email: cavinato.nutrizionista@gmail.com
- Cellulare: 389/59.79.420 – 329/74.76.069
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- Riceve a Milano, Casalpusterlegno (LO), Cavenago D’adda (LO), Sant’Angelo Lodigiano (LO), Cassano Magnago (VA).
La Dottoressa Cavinato ha partecipato alla stesura di un capitolo del libro “Bimbo sano vegano” – intitolato: “Come organizzare una spesa vegana e sostenibile” edizioni Mondadori 2016, autori M.De Petris, P.La Monaca, G.Giunta.
Ha inoltre redatto un articolo sulla rivista Crudo Style, n.9 giugno/luglio 2016