Il sonno rende la memoria più robusta e resistente alle interferenze…

memoriaHo scritto sull’importanza di un ottimo sonno per avere una buona memoria molte volte. Dato che non butto via mai nessuna rivista importante, proprio in questi giorni ho ritrovato un bellissimo articolo di Robert Stickgold e Jeffrey M. Ellebogen su Mente & Cervello di sette anni fa (sembra sia passato un secolo), che mi ha offerto lo spunto per riprendere ancora una volta l’argomento.

  • Ormai è assodato: il nostro cervello non si riposa mai, neppure durante il sonno. Le ricerche dimostrano che l’attività cerebrale notturna è fondamentale per analizzare dati, consolidare ricordi e, addirittura, risolvere problemi.

Quelle più recenti, affermano che mentre siamo addormentati, il cervello elabora le informazioni della giornata. Passa in rassegna i ricordi freschi, li stabilizza, li copia e li completa affinché ci siano utili il giorno dopo.

Insomma, conferma la teoria che se ci addormentiamo dopo aver letto e ripassato alcuni appunti, durante il sonno REM queste nozioni vengono elaborate e fissate ancor più forti nella nostra memoria.

  • Mi preme farti notare che tutto ciò funziona anche con i problemi: se ci addormentiamo con la fatidica domanda di come possiamo risolvere un dato problema, abbiamo molte probabilità che il sonno REM ci aiuti a trovare una soluzione.

Infatti, alcune ricerche dimostrano anche che il sonno facilità l’analisi attiva di nuove memorie, consentendo al nostro cervello di risolvere problemi.

Ma Stickgold si è spinto ancora più avanti e nel lontano 2000 ha scoperto che oltre al sonno REM, era importante anche il sonno ad onde lente. In poche parole tutto il sonno è importante per migliorare la memoria. Nel 2006 i due ricercatori hanno definitivamente dimostrato come il sonno abbia una straordinaria capacità di stabilizzare i ricordi.

  • Riassumendo, è ormai certo che mentre dormiamo il nostro cervello è tutt’altro che inattivo. Tutte le ricerche dimostrano che il sonno consolida la memoria.

Allora non ci resta che capire quante ore di sonno dormire…

Sei ore potrebbero anche bastare, ma sembra che dormire almeno otto ore ha effetti migliori su apprendimento e memoria.

E tu, conoscevi l’importanza del sonno nel rafforzamento della memoria? Lasciami un commento al post.

Un Guest Post di Giancarlo Fornei

 

Ps: se vuoi approfondire l’argomento, devi cercare Mente & Cervello di novembre 2008, a pagina 32 trovi “Una notte da ricordare”, il bellissimo articolo di Stickgold & Ellebogen. Anche se datato, merita assolutamente di essere letto.

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Giancarlo Fornei a Villa Fenaroli, marzo 2015 (Rezzato di Brescia)
Il coach motivazionale Giancarlo Fornei durante un suo seminario a Villa Fenaroli, marzo 2015 (Rezzato di Brescia)

Note sull’autore: oltre a essere un coach e un formatore esperto in comunicazione efficace, autostima e motivazione umana,Giancarlo Fornei è conosciuto in rete come “Il Coach delle Donne”,per la sua esperienza di lavoro con l’Universo Femminile. Puoi conoscerlo meglio a questo link.

Autore di “Come Vivere Alla Grande”, il libro motivazionale che ha ricevuto ben 40 recensioni positive, una più bella dell’altra. Lo trovi su:

1 commento su “Il sonno rende la memoria più robusta e resistente alle interferenze…”

  1. Pingback: Come alzare l'autostima! - Il Coach delle Donne

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