La Società Italiana di Medicina Naturale definisce la fitoterapia quella branca della medicina che studia l’impiego delle piante medicinali capaci di svolgere nell’organismo umano un’azione farmacologica. Questa disciplina non è alternativa alla medicina basata sui farmaci di sintesi, ma è a essa complementare.
Almeno l’80 per cento della popolazione globale trova nelle piante la principale, se non
l’esclusiva, fonte di cura.
- «La pianta è un essere vivente inserito in un habitat e ha forme funzioni peculiari», commenta la naturopata Luisa Leonardi. «Le sostanze che produce corrispondono alle sue caratteristiche genetiche e sono frutto di adattamento al clima, proprio come accade all’uomo. Le informazioni che porta al nostro organismo sono dunque ben più raffinate delle semplici interazioni molecolari».
Le virtù terapeutiche di molte piante, funghi o licheni sono note da millenni agli uomini, che le hanno spesso utilizzate, nei secoli passati, come “erbe curative”. Tuttavia, le tecniche della moderna medicina hanno permesso di individuare dei medicinali fitoterapici, distinti dai prodotti di erboristeria e dalle erbe semplici.
- Bisogna fare attenzione ad alcune controindicazioni. Certe piante possono causare delle reazioni allergiche, non prevedibili, possono provocare delle interazioni dannose con altri medicinali o con determinati alimenti e il loro uso può essere pericoloso durante momenti delicati per il corpo di una donna, come la gravidanza o l’allattamento. Ma ecco quali sono le più conosciute per combattere la depressione (da assumere comunque sotto controllo medico).
IPERICO Ad alto contenuto di flavonoidi e pigmenti rossi, è noto per le sue proprietà antidepressive, ansiolitiche, antispasmodiche e sedative.
RODHIOLA ROSEA Ricca dì flavonoidi, interviene nel meccanismo di regolazione della serotonina, migliorando attività intellettuale, memoria, umore.
MELISSA OFFICINALIS Svolge un’azione sedativa sul sistema nervoso e antidepressiva, adatta a bambini e nelle turbe minori del sonno. Antispasmodica nei disturbi della sfera digestiva di origine psicosomatica.
PASSIFLORA INCARNATA Ha proprietà simili a quelle del benzodiazepine sull’umore, poiché regola i cicli della serotonina, i bioritmi e con essi il rilascio di cortisolo e adrenalina. Ideale contro ansia e tachicardia.
GRIFFONIA SIMPLICIFOLIA È una leguminosa utilizzata in particolare a livello erboristico come aiuto completamente naturale per stimolare l’incremento dei livelli di serotonina.
Fonte: tratto da un servizio di Cristina Penco su Vero Salute, febbraio 2018 – con la consulenza della dott.ssa Luisa Leonardi, naturopata, esperta di psicosomatica
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia il libro: Terapia con i Fiori Italiani. Per curare i disturbi psichici ed emozionali – di Roberto Pagnagnelli