Dolori articolari? Prova a dimagrire…

Una foto di Sisdahgoldenhair, tratta dal sito Pixabay.com

Collo, schiena, ginocchia “bloccati”: la cura migliore è una dieta che ti faccia perdere i chili di troppo. Perché agisce come il più potente degli antinfiammatori.

In Italia 6 milioni di persone soffrono di dolori cronici all’apparato muscolo-scheletrico. In particolare l’osteoartrosi, dovuta alla degenerazione delle cartilagini articolari, rappresenta, in due casi su tre, la ragione per cui si consulta un ortopedico o un fisiatra.

Tutta colpa dell’età che avanza, di traumi pregressi e di posture viziate mantenute per anni? Non solo.

I doloretti vari che spesso migrano da una parte all’altra, prendendo di mira ora la schiena ora il ginocchio, sono spesso dovuti ai chili di troppo.

Come mai?

  • «La prima ragione è intuibile. I cuscinetti adiposi non solo ostacolano la circolazione, ma provocano un sovraccarico meccanico dì muscoli e articolazioni che, sollecitate di continuo, vanno incontro a tensioni e affaticamento», spiega il dottor Salvatore Bardaro, docente di medicina integrata all’università di Siena e Pavia. «Aumentando la frizione tra i capi articolari, le cartilagini si usurano più facilmente e con il tempo si formano i cosiddetti osteofiti, delle vere e proprie escrescenze di tessuto osseo, a forma di becco o di spina di rosa, che provocano dolore e rigidità mattutina, limitando i movimenti funzionali delle articolazioni».

IL POTERE INFIAMMATORIO DEL GRASSO

Ma il carico biomeccanico non è l’unica ragione per la quale sovrappeso e obesità sono sotto accusa. Negli ultimi anni si è scoperto che il grasso in eccesso, lungi da essere soltanto un peso morto, è in realtà una pericolosa “fabbrica di infiammazione”. Capace di scatenare reazioni biochimiche tali da aumentare tutti i processi infiammatori a carico di muscoli, tendini, articolazioni e legamenti.

  • «Il killer del nostro apparato locomotore non è il tessuto adiposo sottocutaneo ma il grasso viscerale, più interno e profondo, che avvolge organi quali il fegato e l’intestino», prosegue il dottor Bardaro…

 

Fonte: sintesi del bellissimo articolo di Rossella Briganti su Starbene, 7 febbraio 2017

 




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