Dimagrire: ma in montagna si dimagrisce più facilmente?

 

Si dice anche che per la dieta del futuro è consigliabile fare una gita in montagna.

Ce ne parla la dottoressa Antonella Tanzariello, biologa nutrizionista. In un recente studio, le persone obese che hanno trascorso un periodo presso un centro di montagna ad alta quota hanno perso peso senza fare una dieta. Non solo. Sono riuscite a non riprenderlo, una volta tornate alla loro vita quotidiana, per almeno quattro settimane.

GRAZIE ALL’ARIA RAREFATTA
I ricercatori sospettano che una parte della perdita di peso può essere attribuita all’aria rarefatta, che può aver diminuito l’appetito dei partecipanti e aumentato il loro metabolismo, il che significa che bruciavano più calorie senza sforzi. Mentre erano ad alta quota, i soggetti obesi hanno anche mostrato un aumento dei livelli di leptina, un ormone che, se presente, può fare sentire sazi.

Questi risultati sono preliminari e sono stati testati solo su un piccolo campione di persone. Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’effetto della perdita di peso, e capire perché esso si verifica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Obesity.

NON SOLO GLI ATLETI
Anche ricerche precedenti hanno dimostrato che le persone tendono a perdere peso ad alta quota. Ma la maggior parte di questi studi sono stati fatti sugli atleti e gli escursionisti che si impegnavano in numerose attività fisiche. Ma, ci si chiede, vale lo stesso per i soggetti obesi sedentari?

I partecipanti allo studio pubblicato su Obesity non hanno avuto alcuna restrizione su quello che si poteva mangiare, ma non erano autorizzati a fare esercizio fisico. Dopo il loro soggiorno, i soggetti sono stati portati fino a quota normale, e seguiti per quattro settimane. In media, i partecipanti hanno perso circa 1,5 kg mentre erano in quota. Tale diminuzione potrebbe non sembrare un gran ché, ma è statisticamente significativa rispetto al peso di partenza.

COME CAMBIA IL METABOLISMO
I ricercatori pensano che parte della perdita possa essere spiegata dal fatto che chiunque naturalmente mangia di meno in montagna, riducendo l’apporto di 734 calorie al giorno in media. Ma non è tutto. Secondo questo studio alcune delle diminuzioni ponderali avevano a che fare con il metabolismo. In media, infatti, il metabolismo dei partecipanti è aumentato, il che significa che i corpi bruciavano più calorie a riposo, senza la necessità di movimento ulteriore.

  • È interessante notare che i partecipanti non hanno ripreso peso fino a 4 settimane dopo essere tornati a quota normale, una scoperta che i ricercatori non si aspettavano. Per prolungare l’effetto benefico, bastava che i soggetti camminassero un po’ di più.

 

Fonte: estratto da un bel servizio di Federica Peretti su Dimensione Benessere, con la consulenza della dottoressa Antonella Tanzariello, biologa nutrizionista




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