Bardana: la pianta della depurazione

E’ usata moltissimo per la sua attività depurativa (stimola la funzionalità biliare ed epatica), ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante, lassativa e antireumatica.

Soprattutto, la radice di questa pianta contiene lignani, vitamine del complesso B, aminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine, ma soprattutto, è costituita da inulina, che svolge un’azione drenante e purificante del sangue, che favorisce l’eliminazione delle tossine, cioè i ‘rifiuti’ delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo.

Fegato, reni, intestino e pelle, ne trarranno un grandissimo beneficio.

Drenare questi organi con la bardana porta a un potenziamento dell’attività epatica e biliare, della diuresi, del transito intestinale e della regolazione della secrezione sebacea.

Come si usa.

  • Decotto: 1 cucchiaio raso di bardana radice (1 tazza d’acqua). Versare la radice sminuzzata nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione, far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare l’infuso e berlo lontano dai pasti, per usufruire dell’azione disintossicante, drenante (è anche purificante per la pelle).
  • In gocce: tintura madre di bardana. 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti. La posologia max giornaliera consigliata è di 120 gocce.
  • Tonico per purificare la pelle: ottimo l’utilizzo per eliminare le impurità dell’epidermide. Il precedente decotto può essere utilizzato come lozione per uso topico.

Fonte: Acqua & Sapone, gennaio 2016




1 commento su “Bardana: la pianta della depurazione”

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