Arriva l’inverno, occhio al raffreddore!

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Se da un lato la stagione fredda è spesso accettata come inevitabile, dall’altro è molte vissuta con la paura delle malattie da raffreddamento.

  • II responsabile del comune raffreddore è un virus, ovvero un germe microscopico (rinovirus), estremamente contagioso. È questa una malattia che si presenta dapprima con secchezza e prurito nasale accompagnato molte volte da starnuti e, non di rado, dalla sensazione di “respirare aria fredda” con il naso; subentra poi un malessere generale (in alcuni casi con febbre non elevata), mal di testa, naso chiuso ma ancora “secco”, stanchezza; infine inizia la fase che ogni persona identifica con il raffreddore, cioè il “naso che cola” (rinorrea).

La secrezione è chiara, continua e gli occhi spesso sono arrossati con la respirazione nasale completamente abolita. In genere la rinorrea tende a durare dai tre ai cinque giorni e la malattia è efficacemente debellata dalle difese interne proprie di ogni individuo (sistema immunitario).

Sebbene non esistano cure specifiche per il raffreddore la medicina ufficiale consiglia, soprattutto nelle prime fasi (starnuti e prurito), l’uso di acido acetilsalicilico per diminuire lo stato infiammatorio delle mucose nasali e sconsiglia o, meglio, raccomanda di limitare l’uso di spray nasali perché danno un breve beneficio, ma possono aumentare la pressione arteriosa.

Le complicazioni della malattia possono essere la sinusite, ricadute frequenti, riniti allergiche (prima non presenti) in primavera.

 

Fonte: Dimensione Benessere, novembre 2015

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