Allergie primaverili: curarsi con le piante!

Buona parte delle allergie primaverili sono dovute all‘alta concentrazione di pollini nell’aria e sono infatti conosciute come pollinosi.

  • Si presentano regolarmente in periodi ben precisi dell’anno, secondo il polline o i pollini che le scatenano.
  • Queste forme di allergia colpiscono in prevalenza proprio la respirazione, manifestandosi come riniti allergiche o in forme asmatiche.
  • Sotto il controllo di medici esperti in medicina naturale è possibile attuare una prevenzione, a partire almeno da un mese prima della manifestazione allergica.
  • A questo scopo sì assumono in genere gemmoderivati, in particolare di Ribes nigrum e di rosa canina, cui si possono associare altri rimedi, secondo le caratteristiche di questo fastidioso disturbo.
  • Il gemmoderivato di viburno, per esempio, è particolarmente indicato per le forme di tipo asmatico.
  • Il dosaggio consigliato per l’assunzione dei gemmoderivati è di 40 – 50 gocce diluite in mezzo bicchiere d’acqua, da bere a stomaco vuoto, almeno 15 – 20 minuti prima dei pasti.
  • Il numero di assunzioni giornaliere dipende dal tipo di terapia che si effettua e può variare da una a tre volte al giorno.
  • Tra le erbe più efficaci per la prevenzione e la cura delle allergie si può ricordare anche la piantaggine (Plantago major o lanceolata), ricca di virtù antistaminiche e antinfiammatorie.
  • Si può assumere come tisana (un cucchiaio in una tazza d’acqua bollente, da lasciare riposare una decina di minuti prima di filtrare) oppure come tintura madre, 30 – 40 gocce in mezzo bicchiere d’acqua per 2 – 3 volte al giorno, lontano dai pasti.
  • Allo stesso dosaggio può essere altrettanto utile la tintura madre di Ginkgo biloba.

Fonte: Casa in Fiore, marzo 2005

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