Il sonno “buono” con l’aiuto delle piante…

  • L’insonnia è un disturbo molto comune in primavera,  legata al cambio di stagione. Si manifesta attraverso l’impossibilità di addormentarsi entro una mezz’ora, o di riaddormentarsi se svegliati nel cuore della notte. Fanno parte dei disturbi del sonno anche i risvegli frequenti o anticipati rispetto all’orario della sveglia. Costituisce un problema che non permette di sentirsi riposati al mattino e che genera ansia.
  • La prima regola per evitarla è la prevenzione, ossia evitare, nelle ore serali, sostanze e comportamenti nemici del sonno: cibi pesanti e grassi, sostanze eccitanti (caffè, tè, cioccolato, alcolici, nicotina), attività sportive intense, discoteca con luci forti e musica ad alto volume. Occorre anche evitare di stare a lungo davanti a pc, smartphone e tablet ed è molto utile non tenere temperature troppo alte in stanza da letto.
  • Per facilitare l’arrivo e il mantenimento del riposo, oltre alla camomilla, rimedio d’elezione per calmare i nervi, placare gli stati d’ansia e, di conseguenza, favorire un buon sonno continuativo, ci sono altre piante che svolgono una funzione analoga, come il tiglio, la lavanda, l’arancio amaro, la melissa e la noce moscata. Il papavero esercita un’efficace azione sedativa del sistema nervoso, ampiamente utilizzata nei secolo passati addirittura per fare addormentare i bambini; oggi si utilizza con molta moderazione, in infusi e tisane.

Fonte: Natù, n° 1/2015

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