Che ne pensa delle pratiche di depurazione alimentare? Possono essere utili prima delle festività nelle quali sappiamo già che faremo stravizi?

Il concetto di depurazione non fa parte della nutrizione classica e i siti internet o le riviste in cui vengono proposte queste pratiche depurative sono pieni di termini che non hanno alcuna validità scientifica.

Ad esempio, è onnipresente la storia che lo stile di vita moderno ci porta ad accumulare delle tossine che, oltre a danneggiare la salute, ci causerebbero stanchezza, cattivo umore e calo del desiderio sessuale. E la soluzione a tutto questo sarebbe quella di seguire per qualche giorno un regime depurante in grado di eliminare queste non meglio identificate tossine.

  • Alcuni suggerimenti che vengono dati sono pure utili (anche se un po’ banali), come quello di mangiare molte verdure, spesso sotto forma di centrifugati ed estratti, eliminare cibi grassi, zuccheri, fumo, praticare lo yoga e fare attività fisica.

Ma altri mi lasciano molto più perplesso: eliminare le proteine animali, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno (magari d’inverno quando la traspirazione è al minimo) e ricorrere costantemente a piante diuretiche come il tarassaco, il carciofo, il cardo mariano.

La cosa più seria da fare è, invece, quella di attenerci il più possibile a un corretto stile di vita che deve contemplare anche qualche sana e occasionale trasgressione.

 

Fonte: una articolo di Massimiliano Matteoni biologo nutrizionista, blog Cambiostile…e dimagrisco! www.cambiostile.com – tratto da Nuovo Consumo, novembre 2017




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